Dotata di grande sensibilità artistica e originalità estetica, adolescente intraprende gli studi presso l’Istituto Statale d’Arte di Forlì in “arte dei metalli e dell’oreficeria”.
Conclude il percorso di studi con lodi sulla qualità dei risultati raggiunti, così come conferma l’esito del concorso nazionale “il Gioiello nei dipinti di PIERO DELLA FRANCESCA” al quale partecipa vincendolo.
Natascia Marchini
Subito dopo gli studi, chiamata dai propri professori, si inserisce in laboratori prestigiosi, dove si forma cercando di cogliere le tecniche e i segreti minuziosi che fanno un orafo esperto. Appresa la tecnica necessaria, decide di aprire il proprio atelier dove crea, espone e vende in centro città. Lo spazio allure è oggi riconosciuto come un punto di rilievo nello scenario del gioiello di Forlì e d’intorni.
L’estetica di Natascia
Elegante e raffinata, nella sua presenza, nell’allure che ricorda le donne dei quadri di Klimt, Natascia trasmette alle proprie creazioni una profonda e rara eleganza, sussurrata e mai gridata.
L’estetica dei suoi gioielli è racchiusa nell’equilibrio calibrassimo di linee forti, decise, geometriche e a tratti spigolose e contemporaneamente linee più morbide, ondulate, pietre e perle dai colori raffinatissimi scelte nell’insolita nuance del ton sur ton o del degradé.
Si distingue per una comunicazione che non conosce la provocazione ma, la seduzione gentile delle cose preziose, frutto di un pensiero consapevole e strutturato.
I sogni nel cassetto
Nell’immaginazione di ogni bambino si annidano i sogni.
Nell’infanzia di Natascia i sogni ricorrenti hanno le forme delle linee semplici, i colori dell’arcobaleno, la leggerezza del movimento e il sapore delle cose preziose, diventano giochi da riprodurre, costudire e portare con sé nella vita reale.
Così, un giorno giocando con le mollette che trova appese nello stendino di casa, a fare la donna adulta che si abbellisce indossando le mollette in veste di orecchini, Natascia incontra, senza saperlo, il suo primo gioco-creazione; dà vita al suo primo sogno che diventerà un gioiello nel suo divenire orafa. Da un vezzo infantile, apprende la grande intuizione che farà di lei una disegnatrice e creatrice di gioielleria.
La Passione è la linfa vitale che anima il mio lavoro e grazie alla collaborazione di amici che come me la condividono è stato possibile creare questa vetrina virtuale di immagini e parole, questo contenitore di idee, anime e gioielli.
Grazie quindi:
all’amico Guido Mercatali per il supporto fotografico
all’amica Vania Bravi per aver tradotto in linguaggio le mie suggestioni creative
alla bellissima Gaia per aver indossato e rivestito di Allure le mie collezioni
all’amico Alessandro Gagliardi per aver curato la regia.